L’evoluzione dei veleni rodenticidi
Da millenni l’uomo si è trovato a contrastare la presenza dei roditori e per combattere tali insidie ha escogitato vari sistemi e tecnologie che si sono evolute nel corso degli anni.
I primi veleni impiegati venivano chiamati VELENI ACUTI o SUBACUTI, così denominati perché in grado di condurre la morte del roditore in maniera quasi istantanea evitando l’insorgere della resistenza. Purtroppo ci si accorse che la rapidità d’azione non rappresentava un fattore positivo in quanto tendeva a sviluppare nei roditori un’elevata diffidenza per l’esca. Infatti i topi erano in grado di associare la causa del malore all’assunzione del boccone avvelenato e quindi diffidarne da quel momento in poi.
Tra i rodenticidi acuti utilizzati in passato ricordiamo:
- il Triossido di Arsenico,
- il Fosfuro di Zinco,
- il Cianuro.
Nascita di veleni, anticoagulanti di prima generazione
Proprio per questi inconvenienti si ridusse gradualmente l’impiego di tali sostanze in favore di altri composti più recenti e di minore tossicità: gli ANTICOAGULANTI. Gli anticoagulanti sono basati su una sostanza che impedisce la coagulazione del sangue pertanto crea delle emorragie nell’animale portandolo alla morte.
Gli anticoagulanti di prima generazione sono caratterizzati da un’azione cumulativa, implicando cioè la necessità da parte dell’animale di nutrirsi a più riprese dell’esca, affinché il principio attivo raggiunga la concentrazione idonea a causarne la morte.
Tra gli anticoagulanti di prima generazione ricordiamo:
- WAFARIN,
- CUMATETRALYL,
- COUMACLORO,
- PINDONE,
- CHLOROPHACINONE,
- DIPHACINONE.
Nascita di veleni, anticoagulanti di seconda generazione
Nel corso degli anni la comparsa di ceppi di roditori immuni a queste sostanze ha costretto l’uomo alla ricerca di nuove tossine in grado di uccidere gli animali resistenti arrivando alla creazione degli anticoagulanti di seconda generazione. Queste sostanze sono estremamente efficaci dopo l’ingestione di piccole quantità di esca e spesso mortali anche a seguito dell’assunzione di una piccola dose.
Poiché la concentrazione nelle esche è molto bassa ed intercorrono diversi giorni prima che il principio attivo ottenga il massimo effetto sull’organismo essi sono relativamente sicuri per la salute dell’uomo e degli animali domestici, evitando anche l’insorgere nei roditori della diffidenza per le esche tipiche dei rodenticidi acuti.
Tra gli anticoagulanti di seconda generazione troviamo:
La principale differenza tra i PMC, presidio medico chirurgico, e i biocidi consiste nel rispetto da parte di questi ultimi di determinati parametri di azione:
- sulle acque,
- sull’ambiente,
- sulla salute dell’uomo e degli animali
ed in particolare sugli animali bersaglio, dovranno provocare una morte non dolorosa. Nell’ottica di adeguamento a tali normative europee l’Azienda produttrice Mayer Braun si è impegnata a garantire alla Clientela prodotti sempre all’altezza degli standard richiesti dal mercato in termini di qualità e di efficienza assicurando che i processi produttivi siano rivolti alla sicurezza e alla salvaguardia dell’ambiente e della salute.
Per sconfiggere i topi devi conoscerli bene
I biocidi saranno i prodotti a disposizione per risolvere le problematiche legate alle infestazioni di topi e ratti.
“Per sconfiggere i topi devi conoscerli bene. Ma devi conoscere bene anche le abitudini alimentari degli uomini con cui vivono”.
Per questo le esche della Mayer Braun si caratterizzano per la differenziazione ed aromatizzazione in base al luogo in cui vengono utilizzate. Le abitudini alimentari dei topi rispecchiano, infatti, quelle degli uomini, in quanto si nutrono essenzialmente dei nostri rifiuti, dove finisce una buona percentuale dei prodotti alimentari che consumiamo.
Massimo Donadon è sempre stato consapevole dell’importanza della ricerca a tutto campo nella guerra ai topi, studiando con attenzione le loro abitudini, e grazie a ciò è riuscito a creare prodotti efficaci e sicuri.
I veleni Mayer Braun uccidono il topo in uno o due giorni e in modo indolore, così da non dargli il tempo né di reagire né di riorganizzarsi, e contengono un mummificante che disidrata il topo, impedendogli di decomporsi e diventare veicolo di malattie. Queste caratteristiche hanno determinato il successo di quest’azienda, che, oggi, è leader nella produzione di esche per Topi e Ratti, coprendo un terzo del mercato mondiale.
Albert Einstein – Lo aveva detto anche lui!
Tra le molte frasi che ci sono pervenute del pensiero di Albert Einstein, non possiamo tralasciare quella che affermava:
“Se i ratti pesassero 20 Kg, l’essere umano non sarebbe più il padrone del mondo”.
Probabilmente con questa frase Einstein voleva affermare che, vista la innata propensione a colonizzare il territorio, se i ratti avessero raggiunto questa taglia avrebbero messo in pericolo la razza umana.
Purtroppo oggi il processo di colonizzazione delle aree urbane, da parte di topi e ratti, ha subito una crescita esponenziale sia per l’incremento della popolazione di roditori che per l’aumento della dimensione degli stessi.
Oggi siamo probabilmente sull’orlo di una vera e propria guerra tra due razze dominanti sul nostro pianeta, uomini contro ratti. Entrambi sono caratterizzate da un’intelligenza notevole, ma la razza umana ha perso progressivamente la capacità di proteggere e tutelare il proprio territorio.